Un piccolo assaggio di felicità
LA FELICITA' DELLE PICCOLE COSE
di Caroline Vermalle
Sì, devo ammetterlo, sono una fan di Nicolas Barreau e questo
libro, da subito, mi aveva incuriosita per la somiglianza cromatica e
iconica della copertina.
In effetti, sulla scia di Barreau, Caroline
Vermalle riesce a creare un piacevolissimo affresco parigino, in una Parigi
innevata e particolarmente affascinante, con la giusta dose di attesa,
lieve intrigo, da leggere d'un fiato.
Niente di particolarmente
approfondito, ma uno di quei libri che, al termine, ti lasciano con il
sorriso, la premessa di sogni d'oro, una dolce leggerezza nel cuore.
In
fondo... perchè sempre rigirarsi nei dolori altrui, crogiolarsi in trame
oscure e drammatiche: ogni tanto ci vuole un tuffo nel sogno e nella
levità dei sentimenti.
Che, peraltro, tanto lievi non sono.
Frédéric
Solis è un uomo d'affari cui pare non mancare nulla: ricco, affermato
avvocato, famoso, bello. Un po' solo, forse, ma appagato dall'amore per
l'arte, quella con la A maiuscola (Monet, Sisley, per intenderci) che
riesce persino a collezionare. Lentamente si scopre che la sua vita in
realtà non è così rosea come appare, che la solitudine corrode il suo
animo, e che la passione per i quadri d'autore l'hanno condotto quasi
sul lastrico. Proprio nei giorni in cui sta rendendosi conto della sua
situazione tutt'altro che serena, egli riceve una misteriosa eredità, da
un perfetto sconosciuto, che lo guida in una serie di brevi viaggi nei
dintorni di Parigi, alla ricerca di un quadro misterioso. La ricerca
diventerà un viaggio introspettivo e, parimenti, nel lontano passato,
segnato dalla scomparsa traumatica del padre quando ancora era bambino.
Un simpatico gruppo di comprimari (la segretaria Petronille, e molti
personaggi curiosi che incontra via via) lo guideranno alla ricerca della
felicità, quella vera, che si può incontrare nelle piccole cose, ma che
possono diventare grandissime, se le si sa guardare e apprezzare nel
profondo.
Un bel libro, da consigliare a chi è un po' giù, un po' stanco, demotivato e disincantato.
Un bel libro, da consigliare a chi è un po' giù, un po' stanco, demotivato e disincantato.
E' bello, a volte, lasciarsi trasportare da
un piccolo viaggio (chi non fuggirebbe, talvolta, da tutto e da se
stesso?) inatteso e sorprendente.
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