PISTA NERA
LA COSTOLA DI ADAMO
NON E' STAGIONE
di Antonio Manzini
Di decennio in decennio, di questura in questura mi sono ritrovata ad Aosta, al seguito del vicequestore Rocco Schiavone, nato dalla penna di Antonio Manzini. Un altro personaggio affascinante nella sua ruvidezza, che ti trasporta tra le sue indagini con la delicatezza di un orso marsicano, il savoir faire di uno zotico, ma che tuttavia ti diverte, ti circuisce, si fa seguire con passione.
In ogni indagine Schiavone parte con malavoglia e fastidio, considerando il "caso sul groppone" il massimo livello di rottura di scatole. Dal primo spinello del mattino alle eterne notti insonni di uomo frustrato e incattivito dalle intemperanze della vita e dalla solitudine voluta e cercata, i casi si dipanano con estro notevole, in una prosa ineccepibile e ti conducono al finale appagante e soddisfacente che meritano. Non mancano le risate: anche i comprimari, infatti, sono ben caratterizzati e divertenti (da Pierron a D'Intino e Deruta, vere "macchiette").
Una bella scoperta anche questo Schiavone, che val la pena conoscere per piacevoli letture sotto il piumone in questo prolungamento di inverno che appanna ogni domenica. 
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