
ESTATE... TEMPO DI LETTURE
IL VELENO DELL'OLEANDRO
di Simonetta Agnello Hornby
In un'ambientazione meravigliosa, la Sicilia di inizio estate, si snoda
la storia di tre fratelli, accomunati dalla malattia della madre ormai
giunta in fin di vita, cui fanno da contorno torbide memorie di un padre
vizioso e misterioso, presenze inquietanti di un "amico" ambiguo e di
una "cupola" delittuosa.
Le descrizioni splendide e la prosa impeccabile conducono il lettore in luoghi incantevoli e in un clima torrido di passioni e dolori inconfessati, mentre le incomprensioni tra i fratelli emergono tra discussioni e desideri inespressi. Anche la terza generazione, quella dei nipoti, si manifesta problematica e difficile, al limite della follia, come se la famiglia tutta fosse incapace di sentimenti normali, semplici, autentici. Tutto è tormento, infelicità latente, talvolta sconfina in angoscia, dai rapporti fraterni a quelli tra coniugi, tra amanti, tra cugini. Ottimo il finale, che riscatta i sentimenti, volge in bene.
Le descrizioni splendide e la prosa impeccabile conducono il lettore in luoghi incantevoli e in un clima torrido di passioni e dolori inconfessati, mentre le incomprensioni tra i fratelli emergono tra discussioni e desideri inespressi. Anche la terza generazione, quella dei nipoti, si manifesta problematica e difficile, al limite della follia, come se la famiglia tutta fosse incapace di sentimenti normali, semplici, autentici. Tutto è tormento, infelicità latente, talvolta sconfina in angoscia, dai rapporti fraterni a quelli tra coniugi, tra amanti, tra cugini. Ottimo il finale, che riscatta i sentimenti, volge in bene.
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