(...) Drago scodinzolò pigro nell’accoglierla alzandosi lentamente dal rifugio sotto la panca. Quando la villa era vuota erano soliti attivare l’antifurto, non si sa mai di questi tempi, e lasciare il cane fuori per una parvenza di difesa, peraltro del tutto aleatoria, visto il suo aspetto quanto mai placido e l’età avanzata.
- Drago, meno male che ci sei tu – gli disse scendendo dall’auto ed entrando in casa carica di sacchetti fruscianti – hai già mangiato? Ora vado a cambiarmi e ci mettiamo davanti alla televisione, mi prendo una bella porzione di crostata di pere e un bicchiere di Nebbiolo; eh, sì, meno male che ci sei tu.
E si avviò adagio sulla scalinata accendendo via via le luci per scacciare il buio della solitudine. (...)
(Oltre la notte, 2010)
CROSTATA DI PERE
di RESI
4 pere madernasse. cannella e chiodi di garofano, 5 cucchiai di zucchero e 1 bicchiere di buon vino rosso.
2 etti di farina bianca, 1 etto di farina gialla, 1 etto e mezzo di zucchero, 1 etto e mezzo di burro, 1 rosso d'uovo e 1 uovo intero, 1 pizzico di sale, mezza bustina di lievito.
Cuocere le pere, sbucciate e tagliate in quattro, coprendole con il vino, lo zucchero, un pezzetto di cannella e 5 o 6 chiodi di garofano, aggiungendovi ancora mezzo bicchiere di acqua, per almeno 3 quarti d'ora, a fuoco bassissimo.
Mettere la farina in una terrina, aggiungervi lo zucchero, le uova, il sale, il burro fuso a bagnomaria e mescolare prima col cucchiaio di legno poi, appena si rapprende, a mano sulla tavola fino a ottenere una palla morbida.
Nella teglia imburrata, mettere la metà della pasta stesa con il matterello; bucherellare con la forchetta e mettere sopra le pere cotte. Ricoprire con la restante metà della pasta, tirata ben sottile, e chiudere i bordi. Infornare in forno caldo (180°) per una bella mezz'ora.

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